Parlando di gabbie previdenziali si scoprono cose interessanti
L'idea di Bossi circa le gabbie previdenziali è stata salutata con ululati di disgusto. Non voglio entrare qui nel merito della proposta, ma utilizzare invece alcuni dati che sono stati messi allo scoperto nel formulare la proposta.
L'analisi dei dati INPS ha infatti evidenziato che nelle regioni del Nord Italia, dove tutti sanno concentrarsi le pensioni di anzianità in quanto la presenza di un tessuto industriale a livello Germania consente lunghi anni di contribuzione, il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate è dell'87,4%, includendo anche le pensioni di invalidità, mentre per le regioni meridionali, dove si concentrano le pensioni assistenziali ha un rapporto del 59,6%. Pertanto intervenire sulle pensioni di anzianità oltre a colpire prevelentemente gli abitanti del Nord contribuirebbe ad allargare ulteriormente questa forbice rendendo la situazione ancora più iniqua nel rapporto tra contributi versati e prestazioni ricevute.
Ritengo che l'idea di toccare le pensioni di anzianità sia non solo balzana, ma a questo punto, vista la tendenziosità e la perseveranza con cui alcuni media ci insistono, anche disonesta.
Intanto comincia a venire a galla qualche verità che però non è sufficiente a far vergognare qualche giornalista e trattenerlo dall'insistere.
Cito un passaggio da un articolo di Roberto Bagnoli sul Corriere della Sera online: (Fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/02/Bossi_assente_parla_pensioni_co_8_111102019.shtml
"..........ha consentito ai presenti di affrontare anche lo spinoso capitolo delle pensioni di anzianità e dell' anticipo delle donne a 65 anni nel privato sulle quali vige il veto del leader della Lega. Due voci non decisive nel risanamento dei conti pubblici, ma che nel menù da sottoporre ai mercati farebbero una bella figura.......
Si, avete letto bene e trasecolate pure; le voci non sono decisive per il risanamento, ma risulterebbero simpaticamente gradite come immagine dai mercati e certamente anche da Confindustria, da alcuni economisti e da parecchi organi di informazione. E in questo bel programmino tendente a fare azioni di facciata ma sostanzialmente inutili, qualcuno si preoccupa di cosa farebbero i pensionandi disoccupati? Naturalmente no e comunque dovrebbero essere contenti di avere contribuito a dare una bella mano di maquillage all'immagine del paese che continuerebbe invece ad avere spese in altri settori abissalmente distanti dall'Europa.
Roba da vergognarsi!