A tappeto, a tutti i deputati e senatori

Pubblicato il da basta-con-i-tagli-alle-pensioni

Qui di seguito il testo di una lettera inviata da uno dei partecipanti al blog, a TUTTI i deputati e senatori del parlamento Italiano.


Vi terrò aggiornato sulle loro risposte.



Gentile onorevole

Mi scuso per l'intromissione nella sua casella postale, ma lo scopo per il quale Le invio la presente e-mail la giustifica. Le scrivo anche a nome di un gruppo di cittadini che, letteralmente a poche settimane dalla maturazione dei requisiti pensionistici,a fronte delle innumerevoli voci circa l'attuazione di riforme improvvise e senza gradualità, temono di vedersi precluso per tempi ipotizzabilmente molto lunghi l'accesso alla pensione che per parecchi di noi costituirebbe l'unica via di ritorno a una situazione reddituale dallo stato di disoccupazione in cui siamo stati forzatamente costretti a seguito della esclusione dal mondo del lavoro. Nell'identica drammatica situazione si verrebbero a trovare altri che,sollecitati decisamente e in più occasioni dalle proprie aziende hanno acconsentito, all'inizio dell'anno, ad un esodo anticipato in previsione della maturazione dei requisiti per il pensionamento previsto per il 2012 al compimento del 60° anno, peraltro rassicurati dalle ripetute dichiarazioni ufficiali dei massimi esponenti del precedente governo circa la stabilità della nostra economia. Come cittadini attivi sul blog http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/ abbiamo partecipato alla estensione di una lettera ,allegata, che a firma dell'amministratore del blog citato e in nome e per conto di tutti noi è stato inviato al Dr. Monti, alla Dr.ssa Fornero, ai capigruppo di Camera e Senato, alle organizzazioni sindacali e ad alcuni quotidiani. Sullo stesso blog abbiamo predisposto un corposo documento che non alleghiamo, data la sua dimensione, ma che è consultabile all'indirizzo internet http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-un-dossier-completo-per-chi-vuol-sapere-88882669.html e che possiamo inviarLe in formato pdf ove ce lo richieda.Il documento contenente dati e raffronti con altri paesi europei oltre a dichiarazioni autorevoli , debitamente corredate con precisi riferimenti alle varie fonti , dimostra a nostro avviso che il nostro sistema previdenziale è stabile e non è all'origine dell'attuale debolezza finanziaria del nostro paese né una sua ulteriore modifica, così come rappresentato dai vari organi d'informazione,contribuirebbe in maniera sostanziale al risanamento. Ci riferiamo specificatamente all'ipotizzato e repentino aumento dell'età minima per l'accesso alla pensione che determinerebbe situazioni insostenibili e conflitti sociali dall'esito imprevedibile. Siamo molto preoccupati per le misure ipotizzate che costituirebbero un pesante intervento sul tessuto sociale del nostro paese e temiamo inoltre che l'utilizzare la riforma delle pensioni come quasi unico strumento di risposta alle giuste critiche dell'Unione Europea sarebbe strumentale alla mancata attuazione di altre misure molto più efficaci ed impellenti in materia di risanamento economico. Ci aspettiamo da Lei un deciso intervento in sede parlamentare per evidenziare l'incongruenza di queste ipotizzate misure con le reali necessità del paese, per contribuire a una corretta informazione dell'opinione pubblica e per opporsi alla approvazione di una eventuale riforma che non rispetti i criteri di gradualità che anche il buon senso suggerisce in questi delicati casi. Così come nella lettera allegata ,ci permettiamo di portare a sua conoscenza le parole del Presidente dell'INPS Dr. Antonio Mastrapasqua, ospite il 24 Ottobre 2011 a "L'aria che tira" su La7: " Tutte le riforme che sono state fatte dal '92 ad oggi, hanno sempre non solo tenuto saldi i diritti acquisiti, ma hanno sempre avuto una gradualità per far si che nessuno rimanesse imbrigliato dentro il sistema pensionistico e che si potesse con facilità e gradualità immaginare un futuro migliore verso la pensione''.. Confidiamo che questa linea di buon senso sia da Lei condivisa e Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

 

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